Prodotti tipici biologici, come sceglierli?

Nel corso degli ultimi anni sempre più persone si stanno spingendo verso il mondo dell’agricoltura e dei prodotti tipici biologici.

Si tratta di un ritorno verso le origini che è di grande aiuto per cercare di alimentarsi in maniera salutare.
Il cibo spazzatura, infatti, ha influito in maniera negativa sulla dieta adottata da tutti noi e di conseguenza anche sulla salute dei cittadini.

Per questo, grazie anche all’informazione fatta nell’ultimo periodo, si sta iniziando ad avere un consumo più importante di prodotti tipici biologici.

Cosa sono i prodotti tipici biologici?

La cultura dell’agricoltura biologica è entrata nel mercato solo pochi anni fa; è una produzione alimentare che viene effettuata in maniera pulita, fornendo al consumatore finale un prodotto sano e genuino.

Gli alimenti biologici sono ottenuti senza l’aggiunta di prodotti chimici o sostanze estranee ai metodi naturali.

Questa operazione viene rispettata in tutto il processo che va dalla lavorazione del terreno allo stoccaggio, passando per la trasformazione della materia prima.

In particolare per garantire la qualità dei prodotti, senza l’aggiunta di alcuna sostanza, il produttore adotta delle antiche ed efficienti metodologie come la rotazione delle colture (utile per non stressare il terreno) e la fertilizzazione del terreno adibito alla coltivazione attraverso del letame completamente naturale.

Inoltre, per evitare di dover aggiungere delle sostanze che proteggano la piantina il coltivatore sceglie la varietà che più si adatti a quel tipo di terreno e che sia più resistente agli attacchi dei parassiti.

Per quanto riguarda l’allevamento biologico, invece, l’allevatore dovrà necessariamente garantire il benessere dell’animale lasciandolo libero di pascolare negli spazi aperti.

La nutrizione degli stessi viene quindi effettuata in maniera naturale con al massimo l’aggiunta di alcuni appositi mangimi biologici. Inoltre, sarà evitata anche la riproduzione forzata, ovvero senza inseminazione artificiale.

Tutto ciò va a migliorare la qualità di vita dell’animale che sarà così in grado di donarci dei prodotti sicuramente più sani.

I prodotti tipici biologici sono più buoni?

Per avere un corpo sano e sentirsi fisicamente più leggeri bisogna assolutamente evitare di mangiare pietanze estremamente condite o portate particolarmente elaborate.

Questa è sicuramente la regola generale per affrontare al meglio una dieta che permetta di sentirci in piena salute.

È però opportuno considerare anche con che tipo di prodotti si condisce o si cucina in generale. I prodotti biologici sono di gran lunga superiori rispetto a quelli più commerciali che si trovano negli scaffali dei supermercati.

In realtà, è giusto sottolineare che tutto ciò è vero quando vengono rispettati i parametri del biologico per tutto il processo.

In alcuni casi quando avviene la trasformazione della materia prima vengono aggiunti dei prodotti che fanno perdere la genuinità del prodotto finale.

Molte persone si pongono anche la domanda relativa al sapore dei prodotti tipici biologici. Gli alimenti derivanti da questo processo, oltre ad essere più sicuri, sono anche molto più gustosi. Si riesce infatti a sentire il vero e proprio sapore dell’alimento da mangiare.

Un sapore sicuramente più buono e salutare si avverte anche nei prodotti derivanti dalle materie prime come la pasta semintegrale biologica, i biscotti biologici e le marmellate biologiche.

Come si fa ad avere una produzione biologica?

La regola principale per avere un prodotto biologico di alta qualità è quella di avere un terreno sano e un processo che segua tutti i ritmi imposti dalla natura.

L’agricoltore, inoltre, dovrà seminare solo piantine derivanti da metodi biologici.

In particolare per produrre cibi realmente biologici si devono rispettare le seguenti caratteristiche:

Terreni puri

I terreni destinati a questo tipo di agricoltura, oltre a non dover essere trattati con sostanze chimiche per almeno due anni, devono essere lontani da fabbriche, industrie o autostrade; sono tutte strutture che possono essere fonte di inquinamento.

Per preservare la fertilità del terreno lo stesso deve essere arato con una profondità che non superi i trenta centimetri.

Inoltre, si deve effettuare la semina solo nei momenti in cui la natura lo richiede, ovvero seminare la piantina nella stagione di riferimento.

Prodotti organici

Per aiutare la piantina nella sua crescita è obbligatorio utilizzare solamente fertilizzante derivante dal letame o quello ottenuto attraverso il compostaggio di altre materie prime biologiche.

Tecniche di rigenerazione del terreno

Per avere a disposizione un terreno che sia sempre in grado di essere pronto ad accogliere delle nuove piantine per successivamente trasformarle in ottimi e sani prodotti, è necessario che lo stesso riceva le giuste attenzioni da parte dell’agricoltore.

Vengono solitamente praticate due fondamentali tecniche per preservare la qualità del terreno: rotazioni colturali e sovescio.

La prima, che già è stata accennata precedentemente, consiste nel piantare di anno in anno colture diverse sullo stesso terreno in modo tale da non stressarlo.

La seconda, invece, è una tecnica che viene utilizzata per aumentare il potere fertilizzante del terreno.

In alcuni momenti dell’anno, tra una coltura ed un’altra, si coltivano delle piantine che hanno proprio come scopo principale quello di ridare vita al terreno; una delle coltivazioni principalmente utilizzata per attuare questo processo è quella del mais.

Prodotti per la difesa delle piante

Nei processi biologici l’agricoltore non può utilizzare le più classiche sostanze per attuare la difesa delle piantine che vengono attaccate dai parassiti.

Si potranno utilizzare solo alcune sostanze naturali. Da ciò si evince facilmente che è molto più facile subire dei danni a causa di questi attacchi quando si attua una coltura biologica.

Come scegliere i prodotti tipici biologici?

Negli ultimi anni sugli scaffali dei supermercati risulta sempre più facile trovare dei prodotti biologici che abbracciano ormai una tipologia molto ampia di alimenti.

In realtà però non è tutto oro quel che luccica. Infatti, prima di procedere all’acquisto è consigliabile che il consumatore stia particolarmente attento alle etichette ed ai loghi presenti sulle confezioni.

In circolazione ci sono molti loghi che si identificano con il mondo del biologico, ma bisogna fare attenzione perché non tutti sono affidabili e a norma di legge.

Solo uno è quello ufficiale che è in grado di garantire il rispetto del regolamento per far in modo che il prodotto sia classificato come un alimento biologico.

Il logo ufficiale europeo, ideato da uno studente tedesco, è di colore verde chiaro con al suo interno ben dodici piccole stelle bianche.

Oltre al logo che certifica il fatto che è stato adottato il processo produttivo conforme alla legge partendo dal campo fino alla vendita, i produttori sono obbligati a dare una serie di informazioni volte ad identificare la provenienza delle materie prime.

Sulla confezione sarà possibile trovare una di queste tre diciture: agricoltura UE, agricoltura non UE, agricoltura UE/non UE. La prima sta ad indicare che le materie prime derivano da Paesi facenti parte dell’Unione Europea.

La seconda, invece, che le materie di origine del prodotto sono derivanti da terzi Paesi non appartenenti all’Unione Europea.

Infine, la terza dicitura indica che alcune materie utilizzate sono state prodotte all’interno dei Paesi Europei ed altre invece derivano da diversi Stati del mondo.

Inoltre, se tutte le materie utilizzare per creare il prodotto derivano dalla stessa nazione è possibile trovare il nome della stessa sulla dicitura al posto della scritta UE.

Nella parte descrittiva dell’etichetta, oltre al logo e alle diciture appena elencate, saranno presenti tutte le informazioni essenziali che permettono facilmente di identificare l’azienda che ha effettuato la produzione.

Un’ulteriore sottolineatura da fare è che i prodotti che presentano il logo ufficiale sono biologici almeno al 95%, mentre esistono altri prodotti che, essendo al di sotto di questa soglia, non possono recare il logo e inseriscono il termine biologico nell’elencazione degli ingredienti.

Chi effettua i controlli sui prodotti tipici biologici?

Gli agricoltori che effettuano una produzione biologica devono attenersi sia alle leggi nazionali sia a quelle europee.

In Italia vengono svolti durante l’anno numerosi controlli da parte del ministero delle politiche agricole e alimentari; della regione; dell’ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi, nonché del comando dei carabinieri destinato alle politiche agricole.

I controlli periodici per avere una certa validità vengono effettuati a sorpresa; durante il controllo vengono analizzate le produzioni e verificate le modalità di registrazione dei prodotti.

Questo controllo accurato fa in modo che sulle tavole degli italiani possa arrivare realmente un prodotto sano e genuino che abbia seguito tutto il processo secondo i tempi dettati dalla natura.

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