Colombe artigianali Pasqua 2023, come sceglierla

La colomba pasquale è il dolce tipico di Pasqua, il dolce per eccellenza che non può mancare sulla tua tavola.

Simbolo di pace e speranza, come tutti i prodotti tipici che deliziano il palato, deve essere davvero buona per non rovinare una delle feste più importanti dell’anno.

Ma quali caratteristiche deve avere una Colomba di Pasqua davvero buona?

Partiamo dalle origini.

La Colomba pasquale, così come la conosciamo, è stata creata da Dino Villan, direttore pubblicità della ditta milanese Motta, che negli anni 30 del ‘900, per sfruttare gli stessi macchinari e la stessa pasta del panettone, ideò un dolce simile ma destinato alle solennità della Pasqua.

Così è nata la colomba.

L’ impasto originale era a base di farina, burro, uova, zucchero e buccia d’arancia candita, con una ricca glassatura alle mandorle ma, con il tempo, si sono crea diverse varianti, fino al 2005, quando un decreto stabilì gli ingredienti fondamentali che deve avere una colomba per chiamarsi così.

Gli ingredienti fondamentali, indicati nel decreto, sono: farina di frumento, zucchero, uova fresche (minimo 4%), lievito madre, burro (minimo 16%), scorze di agrumi canditi (minimo 15%).

L’utilizzo di materie prime di alta qualità per ottenere un impasto perfetto, l’utilizzo di lievito naturale e il tempo di lievitazione sono le due prerogative fondamentali avere una colomba tradizionale davvero buona.

colomba pasquale artigianale

Cosa guardare in una colomba pasquale artigianale per sapere se è davvero buona

Ci sono delle 3 peculiarità che devi guardare e che determinano la qualità di una colomba pasquale artigianale.

Vediamole nel dettaglio:

1. La lievitazione, prima caratteristica essenziale di una di una buona colomba pasquale.

La lievitazione deve essere lunga e naturale, così da assicurare un impasto soffice e piuttosto alto.

Una buona colomba pasquale artigianale utilizza il lievito madre naturale e deve superare, in altezza, il pirottino che la contiene e i buchi prodotti dalla fermentazione non devono essere troppo grandi.

In questo caso, sarai sicuro di trovarti di fronte ad una colomba ben lievitata, il che è fondamentale per avere un’ottima qualità.

2. Osserva la glassa e la crosta della colomba, due particolari particolarmente importanti da osservare per valutare la bontà di una colomba pasquale artigianale.


Chiaramente, all’acquisto non ti sarà possibile capire il grado di morbidezza dell’impasto, per cui dovrai affidarti a quello che puoi vedere.


Come fare? Innanzitutto fai attenzione che la crosta non sia separata in modo netto dall’impasto stesso, se riuscite.


Questo ti darà già una prima indicazione sulla qualità della colomba.


Ma soprattutto controlla bene la glassa, che deve essere consistente e ricca di mandorle – e di granella di zucchero, nel caso sia presente – e di colore non troppo scuro, segno che la cottura è stata troppo lunga.


3. Leggi bene l’etichetta. Un consiglio ovvio ma utilissimo. Qui troverai tutte le indicazioni sugli ingredienti e sulla provenienza del prodotto.

Ma perché scegliere una colomba pasquale artigianale rispetto a quella industriale?

Nelle colombe artigianali, a differenza di quelle industriali, si usa solo lievito madre e per rendere il dolce così soffice e ben alveolato, la lievitazione va dalle 24 alle 36 ore.

Vengono usati molto spesso prodotti tipici del territorio di alta qualità, che vanno a sostituire i classici ingredienti (per esempio il cioccolato di modica o il pistacchio di Stigliano) e questo conferisce alla colomba artigianale un’unicità imperdibile.

Queste sono le caratteristiche che si usano per riconoscere una colomba artigianale, in un’unica parola, qualità.

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